Gli stranieri che vivono in italia, sia residenti che proprietarii di una seconda casa, vivono delle vere e proprie montagne russe emozionali.
Per noi, che abbiamo una seconda casa, c’è l’ansia del ritorno dopo l’inverno freddo e piovoso.
Ci sarà un buco nel tetto? Quanto bagnate e ammuffite saranno le pareti? Ci saranno ratti o topi? Ci sarà stato un furto?
Paghiamo un contadino che falcia l’erba e tiene la casa d’occhio, ma ci contatta solo nel caso di grave emergenza. Quando ho chiamato ha detto che la casa era ok, ma questo può significare tante cose.
L’ansia è seguita da gioia, quando dopo la curva della strada bianca vediamo casa nostra che ci aspetta. Gli alberi nel giardino sono cresciuti meravigliosamente dopo le piogge recenti.
La gioa è presto seguita da tristezza, quando apriamo il portone e vediamo la muffa e la vernice che viene via dalle pareti.
Comunque, siamo presto portati in su quando vediamo come la nostra famiglia ha lasciato la casa pulita e ordinata l’anno scorso.
Niente buchi nel tetto, niente segni di furto. Poi torniamo ancora giù quando capiamo quanta è bassa la pressione dell’acqua.
Torniamo in città a pranzo dal ristorante I Tigli,
e eccoci ancora in cima alle montagne russe quando salutiamo la personale, ammiriamo ancora una volta il soffitto a volti,
mangiamo la buona cucina tradizionale, e ci rinfreschiamo con un mezzo del vino locale bianco.
Ci rallegriamo ancora di più quando troviamo nella ferramenta una sostanza, indubitabilmente estremamente tossica, che toglie la muffa. Anche meglio – funziona!
Ma devo salire in comune

Modello di Corinaldo nell’ingresso del Comune.
per regolarizzare l’IMU.
Come già sapranno gli abitanti dell’Italia rurale, tuti gli affari municipali si svolgono per via di contatti personali.
Allora, piena dell’apprensione dovuta davanti ai burocrati (infatti i nostri burocrati sono bravi), mi siedo nel corridoio fuori l’Ufficio Ragioneria, e aspetto la ragioniera.
Quando arriva, spiego che voglio pagare l’IMU del 2013.
Su, forza! Questo si può fare.
Basta trovare un commercialista che mi compili il modulo F24.
Ancora tristezza profonda – dove trovare un commercialista?
Mi rallegro ancora – la ragionera dice di andare dal Confartigianarto.
Tristezza – non lo trovo. Allegria – la signora simpatica nell’Ufficio Turistico (aperto, grazie a Dio) mi dice dove si trova. Tristezza – non trovo la porta d’entrata.
Allegria – la gentile signora nell’ambulatorio sul pianterreno mi dice che il Confartigianato è sul primo piano e l’entrata è dietro l’angolo a destra.
Divento ancora più allegra, quando il bravo signore nell’ufficio del Confartigianato mi compila tutti i moduli, e mi dice di portarli in banca, pagare 2013 adesso, e domandare alla banca di pagare 2014 quando sarà dovuta.
Uff! Ci sono – quasi.
Ancora tristezza quando il Bancomat non funziona e non possiamo ritirare i soldi per pagare l’IMU. Ci rallegriamo quando troviamo un’altro Bancomat e riusciamo a ritirare i soldi.
L’indomani saliamo in banca, dove la personale è sempre pronta ad aiutare. Consegniamo i moduli e soldi.
Ecco fatto!